I nostri comizi d'amore

I NOSTRI COMIZI D’AMORE | DIARIO DI BORDO

Un film può essere due cose: una serie ordinata di fotogrammi, più o meno pregevole dal punto di vista tecnico ed estetico, più o meno in grado di pizzicare le corde del nostro immaginario; oppure un’occasione di riflessione, una domanda posta con la forza e il linguaggio dell’arte, capace di chiamare in questione la nostra esistenza e ciò che la attraversa. La scelta tra le due alternative è affidata, in certa parte, alla maestria di chi pensa e produce il film: assai più decisivo, tuttavia, è il modo in cui noi ci disponiamo nei confronti dell’opera.

Quando Jonathan Zalamena (studente della triennale in Filosofia) ci ha proposto un incontro dedicato a I comizi d’amore, ci siamo trovati dinnanzi a un film del secondo tipo. Abbiamo dunque deciso di non limitarci a proiettare le interviste con cui Pasolini scandaglia il senso comune italiano a proposito dell’amore, interrogando persone di varia provenienza sociale e geografica.

Abbiamo rivolto le domande di Pasolini ad alcuni dei nostri studenti, i quali hanno risposto condividendo le proprie poesie, opere d’arte figurativa e brani musicali che raccontassero il modo in cui loro vivono l’amore, con altri studenti che hanno risposto all’invito. La stanza blu della Scuola dei Laneri, gremita, è diventata luogo di incontro e di riflessione comune: dopo la nostra proposta, gli studenti presenti hanno potuto prendere parola e rilanciare con domande, opinioni, suggerimenti.

La condivisione, la testimonianza, l’attenzione a tutti e ciascuno: questi i binari su cui abbiamo deciso di muoverci, lungo quest’anno, in piena coerenza con il messaggio di Cristo e con l’esigenza di essere una comunità. Camminare insieme non è meno faticoso o più semplice: anzi, occorre accordarsi ad un passo comune. È però la sola via per raggiungere davvero la vetta. Prendendosi per mano, se serve.