Terzo evento organizzato dalla Residenza Universitaria Domus Ciliota per il Progetto 2014-2015 “la Fede si fa cultura”.
Incontro tutto particolare quello di ieri che ha reso protagonista indiscusso della serata, lui, l’architetto della musica per eccellenza.
Di certo non è stato solo il suo vecchio parruccone bianco e incipriato, di gran moda all’epoca, a rendere Johann Sebastian Bach ai nostri occhi così curioso ed emblematico.
Genio musicale e matematico, lavoratore inarrestabile, scrittura perfetta e sempre sorprendente, grande slancio creativo…e procreativo. Bach ebbe la bellezza di 20 figli e grazie a un breve excursus biografico è stato facile avvicinarsi a un Bach sicuramente inaspettato.
Ospite d’onore della serata il M° Vincenzo Piani, direttore del Coro e dell’Orchestra Ca’ Foscari di Venezia che con la sua impeccabile lectio magistralis ha guidato il pubblico ad una nuova scoperta di JSB.
Più da vicino il M° Piani ha messo a confronto due realtà del compositore:
- L’eterna perfezione della sua musica sacra, eseguita nelle chiese e durante le funzioni religiose;
- La musica profana, più giocosa, indirizzata talvolta alle feste cittadine, allo svago nei caffè di Lipsia o dedicate agli esponenti delle corti tedesche in cui Bach prestava servizio.
Un prezioso supporto è stato dedicato dai ragazzi del Coro e dell’Orchestra Ca’ Foscari, i quali hanno deliziato il pubblico con esempi musicali presi da entrambi i repertori, rendendo così la spiegazione efficace e rivelatrice.
In questo modo abbiamo concluso di come la musica di Bach abbia il grande pregio di vivere vita propria, prescindendo dal contesto per cui è stata scritta. La grandezza di Bach sta proprio nell’aver dato alla musica un valore assoluto poiché questa non può essere racchiusa in una definizione netta.
Il pubblico ha accolto entusiasta questa serata, segno che quel parruccone riesce ancora a smuovere gli animi della hi-tech generation.
Enrica Maria Luzzi
