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A Cena col Prof. Fabrizio Marrella: Multinazionali e diritti umani

Qualche giorno fa ero lì che davo un’occhiata ai post che Facebook mi proponeva e mi è apparso un evento alquanto particolare. Il nome recitava “A cena con il prof!”. Leggo la descrizione e noto che il prof in questione è proprio uno di quelli che insegna nel mio corso. Non bastano le lezioni, ora pure a cena! No, grazie. Passo. Arrivato il giorno dell’evento, senza un motivo preciso e senza alcuna aspettativa, decido di prenotarmi.
Dopo un piacevole aperitivo con gli altri ragazzi lì presenti, arriva il prof… e arriva anche la pasta! E tra un boccone e l’altro, Marrella comincia a raccontare aneddoti del suo periodo universitario, storie su famose multinazionali… è riuscito a rendere intrigante un argomento serio come quello dei diritti umani anche per chi non studia materie giuridiche. E tra brindisi di vino e battute varie, il prof ha risposto con versatilità e chiarezza a tutte le domande venute fuori, arrivando anche a toccare temi come il cambiamento climatico e l’inquinamento.
Mai mi sarei sognata di sedermi accanto al mio prof di diritto internazionale, di essere gomito a gomito con lui come se fossi ad una cena tra amici. Non ci sono state barriere, distanze o imbarazzo tra noi e il prof, cose queste che inevitabilmente si avvertono a lezione. Un buon vino e un piatto di pasta hanno contribuito a rendere tutto più informale.
Non mi aspettavo niente dalla serata e invece ho conosciuto altri ragazzi, studenti come me; ho scoperto dettagli interessanti su vicende di livello internazionale di cui la tv non sempre ci informa; ho avuto spunti per approfondire alcuni temi che mi stanno a cuore; ho visto il prof da un altro punto di vista, quello umano, a cui non pensiamo quando siamo a lezione.
Morale della favola:

“Non c’è nulla di più bello d’una chiave, finché non si sa che cosa apre”.
(Maurice Maeterlinck

 

Maria Giovanna, studentessa di Relazioni Internazionali Comparate.